sabato 20 dicembre 2014

Inaugurato lo Spazio Sociale Terra e Libertà


L’inaugurazione dello Spazio Sociale Terra e Libertà non poteva andare meglio. Ieri la sala era gremita, soprattutto di giovani, il vero motore di questa città. 
Ci siamo detti tante cose, chi siamo, dove vorremmo andare.  Abbiamo detto con forza che la politica non può essere solo il passaggio elettorale, ma che deve essere soprattutto quotidianità e che il nostro compito deve essere quello di ridargli dignità e nuove espressioni, per far si che giovani e non solo possano tornare ad essere protagonisti del cambiamento. 
Abbiamo ribadito come sinistra non sia solo un’etichetta da dare a un qualche partito, ma che sia un insieme di valori e principi da applicare nella quotidianità della nostra città e non solo. Lavoro, ambiente, socialità, antirazzismo, diritti, sono questi i punti su cui vogliamo lavorare e incidere. 
Per farlo siamo consci che non abbiamo verità assolute da proporre, e che appunto questo percorso dovrà essere condiviso con tutti gli uomini e le donne che vorranno farlo. 
Lo spazio vuole essere un luogo di confronto e di incontro tra persone con idee magari diverse, ma che si rispecchino in quei valori che abbiamo evidenziato. 
Lo spazio vuole essere inoltre anche un luogo fisico, dove artisti, associazioni e singoli possano trovare spazio per esprimersi e socializzare, non solo quindi per attività politica. 
Mostre fotografiche, corsi di lingua, esposizioni artistiche, attività teatrali, Terra e Libertà è anche tutto questo. 
E’ stato inoltre presentato il progetto dello Sportello Legale e Fiscale gratuito “Ciccio Svelo”, intitolato all’avvocato, amico e compagno Francesco Svelo, che ha dedicato la sua vita professionale e non solo al sostegno degli ultimi. 
Lo sportello sarà a disposizione di tutti e tutte, sui temi del diritto alla casa, di sostegno legale contro i distacchi di beni di prima necessità come acqua e luce, per il sostegno ai migranti. 
Infine abbiamo sottolineato come lo spazio sia totalmente autogestito, senza ricevere soldi da nessuno ma autofinanziandoci completamente ed essendo di conseguenza liberi da ogni influenza esterna. 
L’appello finale è stato quello di chiedere a tutti e tutte la partecipazione attiva a questo percorso, di portare idee e di confrontarci, perché solo tramite il confronto quotidiano e il ritornare tra la gente, nei quartieri, potremo davvero incidere nella vita della nostra terra, riprendercela e trasformarla in ciò che davvero abbiamo sempre sognato. 
E siamo solo all’inizio, buona la prima!